Infanzia

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Cosa apprendiamo

La scuola dell’infanzia offre un ambiente ricco di relazioni positive, di stimoli, di momenti di crescita. Ogni contesto di gioco, di relazione, di emozione e di apprendimento è ideato e realizzato con consapevolezza per promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, dell’autostima, delle competenze sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche e intellettive. La nostra azione educativa si realizza attraverso l’apprendimento gioioso; con l’attenzione diretta all’individuo – cura personalis – e facendo emergere la potenzialità creatrice di cui ciascun bambino è dotato, il suo magis.

Come apprendiamo

Il punto di partenza di ogni azione d’insegnamento è sempre l’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni, necessità, limiti e potenzialità, stili, tempi e ritmi di apprendimento, esperienze pregresse e contesti di appartenenza. Le nostre strategie educative-pedagogiche si pongono come un approccio integrato e inclusivo, che non si sostituisce ai contenuti tradizionali, ma li utilizza perché tutti i bambini possano sviluppare i diversi ambiti della propria intelligenza.

Gli spazi

I bambini usufruiscono di spazi flessibili che configurano la mobilità del singolo e la vita del gruppo in maniera diversa durante la giornata: l’aula, la palestra, la cappella, la mensa, il laboratorio, il parco-giochi, l’orto didattico. Ogni aula è strutturata in angoli dedicati a lettura, gioco, travestimenti, attività grafiche, pittoriche, manipolative e a momenti di relax…

Il bilinguismo

Il bilinguismo nelle sezioni della scuola dell’infanzia è realizzato attraverso il “co-teaching”, ovvero la compresenza costante delle insegnanti, italiane e madrelingua inglesi, nell’ambito di tutte le attività della giornata (accoglienza, preghiera, appello…). L’apprendimento avviene attraverso la full immersion con esperienze, sperimentazione e uso del linguaggio. In questo modo i bambini sviluppano anche l’intonazione e la pronuncia corrette in modo spontaneo.

I progetti

I progetti fondamentali che si ripetono annualmente sono:

– Progetto Accoglienza per i nuovi iscritti.

– Progetto prerequisiti letto-scrittura per i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

– Progetto continuità per il passaggio alla scuola primaria.

Questi vengono integrati da diverse iniziative come Riciclò, Filoso-favole, Orto didattico, Mangio bene per crescere bene, Lettura e Ascolto, Musica e parole….

Il servizio di psicologia scolastica

La psicologa scolastica affianca la scuola e la famiglia, accompagnando la crescita dei bambini, attraverso attività di: counseling per genitori e docenti, osservazione dei bambini in classe, formazione/informazione per famiglie e insegnanti su tematiche specifiche.

L'organizzzione e l'orario delle attività didattiche

La scuola dell’infanzia è strutturata in sei sezioni omogenee per età:

  • 3, 4, 5 anni
  • tre sezioni primavera (18-24 mesi)

Tutte le sezioni, dal lunedì al venerdì, seguono il seguente orario.

La comunicazione scuola-famiglia

– Il Grillo Parlante (newsletter per le famiglie)

– Laboratorio scuola-famiglia con la psicologa scolastica

– Assemblee di classe

– Colloqui con le insegnanti, il coordinatore, la psicologa scolastica

La metodologia

La valorizzazione della vita di relazione, che sollecita il bambino a sviluppare la sua sfera affettiva: il rispetto, la serenità, l’allegria, lo scambio, l’ascolto, l’aiuto sono componenti essenziali per diventare dei buoni adulti e dei cittadini del mondo.

La valorizzazione del gioco, che è risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni: il gioco è uno strumento per lo sviluppo del bambino, attraverso il quale egli sperimenta, esprime la sua creatività, acquisisce le prime regole sociali e morali, regola le sue emozioni.

La progettazione aperta e flessibile, che permette al bambino di elaborare il proprio processo di crescita;
essa deve partire dal bambino e rispettare la sua soggettività predisponendo interventi individualizzati
per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

La ricerca/azione e l’esplorazione, sono leve indispensabili per favorire la curiosità, la costruzione, la verifica delle ipotesi e la formazione di abilità di tipo scientifico.
La mediazione didattica, che sviluppa nei bimbi le capacità metacognitive, cioè la capacità di impadronirsi delle abilità e delle attitudini idonee a facilitare gli apprendimenti continui che essi dovranno realizzare durante la loro vita, con un’educazione del pensiero sul piano del linguaggio, dell’apprendimento e della metodologia, cioè “imparare a pensare” e “imparare ad apprendere”.
L’utilizzo del problem solving, dove il porsi delle domande sulla realtà consente di arrivare a nuove conoscenze che portino alla risoluzione dei problemi di partenza.
Il lavoro di gruppo e le attività laboratoriali, che consentono percorsi esplorativi nei quali si uniscono i saperi disciplinari a quelli di ricerca e di verifica, si sperimentano dinamiche comunicative caratterizzate da disponibilità, calma, condivisione.
Le uscite didattiche, le gite e le esperienze all’esterno, che permettono che “il mondo fuori della scuola” diventi palestra di vita e di conoscenze.
Le risorse umane e la compresenza delle insegnanti, che permettono la condivisione e il rafforzamento dell’impegno educativo.
L’osservazione sistematica dei bambini, dove le insegnanti osservano le dinamiche, i comportamenti e le esigenze dei bambini al fine di riorganizzare, attraverso progetti e attività l’intervento educativo.
La documentazione del loro lavoro, che permette ai bimbi, e alle famiglie, di conservare la memoria di esperienze vissute e di riflettere sul loro operato, sulle loro conquiste, sul riconoscimento della propria identità e di quella del gruppo, al fine di sviluppare la capacità di lettura della pratica educativa quotidiana.

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